Belve, Jovanotti: “Con le donne zero: ero un eunuco, la fama ha cambiato tutto”

Dopo l’infanzia e gli inizi della carriera, Francesca Fagnani, nell’ultima puntata di Belve, vuole sapere di più del rapporto del suo ospite, Lorenzo Jovanotti, con le donne e inizia dal flirt con Valeria Marini sventolato dalla showgirl in passato. Il cantante racconta: “Io e Valeria lavoravamo insieme in Sardegna, lei faceva la barista e io il dj e non mi si è mai filata. Era di una bellezza a 18 anni, in quel locale era l’attrazione massima e io le dissi: 'Ma vieni a Roma!'. Lei venne a lavorare nel locale dove lavoravo anch’io, al Veleno, e questa è la nostra storia.” La giornalista chiede di confermare questo flirt: “Ma diciamo che lei era talmente su un altro pianeta che io non esistevo proprio. Io sono un uomo elegante, non si parla di queste cose in pubblico e non dovrebbe farlo neanche lei. Però posso dire una cosa: il buco all’orecchio me l’ha fatto lei. Poi mi s’è infettato tra l’altro”.

Jovanotti e le donne: la confessione a Francesca Fagnani

Jovanotti e le donne? Un rapporto complicato, fino a un certo punto della sua vita. Racconta il cantante: “Fino a quando sono diventato famoso, zero. Io avevo proprio la sensazione di essere un eunuco, non sapevo proprio come relazionarmi con quest’altra parte di mondo. Fino alla fama, poi la fama rende tutti fantastici. A quel punto non dovevo fare niente, si è scatenato l’inferno, per me era una novità ma mi ci sono trovato abbastanza bene”.

Jovanotti quindi non si sente affatto sexy, anzi dice: “Un uomo sexy che si sente sexy è una cosa terribile, un mitomane totale”. “Ma è romantico?” chiede Francesca Fagnani, e la risposta è: “No, ma mi piace dire a mia moglie che è bella”. La conduttrice racconta che il cantante ha fatto saltare all’ultimo momento il matrimonio con Francesca la prima volta perché non si sentiva pronto e poi ha sposato la moglie quando la figlia aveva 10 anni, però l'ospite ha un cruccio: “Mi sono dimenticato di invitare Pippo Baudo, quanto mi dispiace!”

La giornalista gli chiede di definire cosa sia per lui tradimento, e la risposta risulta piuttosto articolata: “Tradimento è una parola che non mi convince, è una cosa che si fa in due, bisogna capire che cos’è, può essere anche un’occasione per riavvicinarsi. Non è un’iniziativa contro qualcuno, è un’iniziativa per vivere, a volte chiude una storia, altre volte la riaccende, altre ti mette davanti ai tuoi errori. A me piace attraversare le cose. Noi solo sappiamo cosa è successo, nessun altro”.

L’ossessione che confessa Jovanotti è il lavoro: “Io non stacco mai, sto sempre lì con la testa, lavoro 24 ore al giorno”. La belvata che rivendica non gli viene in mente, quindi l’aiuta la giornalista e racconta di quando nel 1990, durante "Fantastico", le cose non andavano bene e non si è presentato alle prove dicendo che aveva fatto indigestione di castagne.

La malattia della figlia, l'incidente a Santo Domingo, la morte del fratello

Poi si passa a parlare del suo essere padre: “Con Teresa abbiamo tanti interessi comuni, soprattutto il disegno. Non penso di essere questa meraviglia di padre, però ci sono”. C’è stato soprattutto in un momento difficile, quando la figlia Teresa è stata colpita da un tumore ormai superato. Fagnani gli chiede come ha reagito davanti a questo evento così difficile e il suo ospite dice: “Ho reagito cercando di tirar fuori tutta la forza che avevo per essere un punto solido accanto a lei e alla sua mamma. Ho sospeso tutto quello che stavo facendo, perché me lo potevo permettere e questo è un privilegio. Mi sono messo in ascolto perché ho capito che era lei che stava attraversando questa cosa, mi sono messo al suo fianco e al fianco della sua mamma, perché ho capito che in quel momento il loro rapporto era più importante del mio”.

Un altro momento difficile è stato l’incidente dell’anno scorso a Santo Domingo: si è fatto curare sul posto, una volta tornato in Italia i medici gli hanno detto che poteva avere serie conseguenze. Lui racconta: “Mi sono sentito disorientato, avevo perso i miei colori, il mio strumento fondamentale, che è il corpo. Ancora mi fa male, ancora la prima cosa che penso quando mi sveglio la mattina è la gamba, però sto lavorando molto, faccio un sacco di fisioterapia. Anche perché non posso tornare indietro, per cui… vado avanti. Ho programmato un tour a marzo e credo che sarò pronto.”

Poi alcune somme, nella vita del cantante. Vuole sapere Fagnani: "Sono stati più forti le gioie o i dolori?" “Sono stati più intensi i dolori ma sono state più le gioie, per cui faccio appello a quelle anche se insegnano meno dei dolori”, risponde Jovanotti. Tra i dolori c’è sicuramente la morte prematura del fratello maggiore, molto credente, che portava sempre con sé una Bibbia che ora ha lui: “C’è una frase nella Bibbia di mio fratello sottolineata che dice ‘sii forte e risoluto’ e io quella cosa lì me la dico tutti i giorni”. Sulla sua tomba vorrebbe che ci fosse scritto “Sono un ragazzo fortunato”.

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