Bimba trova pistola e parte un colpo, è in coma. Il sindaco: "Non demonizzare armi"

Resta in coma la bambina di 3 anni rimasta ferita a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, da un proiettile partito per sbaglio da una pistola. Secondo quanto ricostruito finora, la piccola avrebbe trovato l'arma in casa e maneggiandola avrebbe fatto partire un colpo che l'ha raggiunta, ferendola gravemente. Ma ci sono anche altre ipotesi, come quella che riguarda la sorellina di 5 anni. Il sindaco del paese, Giuliano Brunori, ha commentato l'evento definendolo "drammatico", "ma non vorrei demonizzare l'arma in sé", ha aggiunto.

"A Gardone ci sono tante armi, è una zona di caccia"

"Come sindaco posso solo trasmettere il senso di sgomento della nostra comunità; sulla dinamica del fatto sarà la magistratura a stabilire che cosa sia successo quella sera", ha detto Brunori all'Adnkronos. "Io mi preoccupo del dolore di quella famiglia, che sul nostro territorio è conosciuta da tutti e penso alla salute della bambina, che credo sia la cosa che interessa più di tutto. Quanto al fatto che a Gardone ci siano tante armi, chiarisco che la nostra è una zona di produzione di armi da caccia e da difesa con una tradizione di oltre 200 anni e c'è grande rispetto e competenza, tanto che qui non si è mai verificato un omicidio per armi da fuoco".

"C'è anche da dire che qui c'è la cultura del rispetto dell'arma, nel senso che in molte famiglie c'è chi lavora nel settore armiero, molti le usano per la caccia e molti altri per le attività sportive, basti pensare che quest'anno la Beretta Armi ha vinto 14 medaglie su 15 nel tiro a volo olimpionico".

"Questa - riflette il sindaco - è una notizia che va al di là dell'immaginabile; come nonno di due bambini che frequentano la scuola materna della bambina e della sua sorellina, il dolore è ancora più forte". Sulle condizioni di salute della piccola, Brunori dice: "Non ho ancora avuto modo di sentire i genitori, che sono a Bergamo dalla bambina, mentre i nonni sono rimasti a Gardone con la sorellina. Ho notizie dai familiari e so che nella serata di ieri la bimba è stata sottoposta a un intervento: da medico posso dire che in questi casi le prime 72 ore sono le più critiche e il fatto che lei stia lottando ci fa nutrire un po' di speranza". 

Come sta la bambina ferita dal proiettile: le ipotesi sulla pistola

Le condizioni della bambina di tre anni restano molto gravi. Si trova ricoverata a Bergamo per uno sparo al volto partito dalla pistola del padre, non è chiaro se mentre maneggiava l'arma lei stessa oppure la sorellina di cinque anni.

Tutto è successo mentre le due bambine giocavano nella camera da letto dei genitori dove hanno trovato la Beretta semiautomatica calibro 9x21, già carica. La piccola è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico al Giovanni XXIII di Bergamo: il proiettile sarebbe entrato dalla guancia e uscito dalla testa, causando lesioni gravissime. Come scrive BresciaToday, la bimba si trova in coma. 

La pistola era detenuta regolarmente dal padre. Non è chiaro come sia possibile che la bimba abbia trovato la pistola e l'abbia usata senza che i genitori se ne accorgessero. È già stata aperta un'inchiesta, con ipotesi di reato di omessa custodia di armi.

Tra le ipotesi, anche che il colpo sia partito dalla sorella di 5 anni della bambina.

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