La figura di Sandro Puppo è incredibile. Illustre piacentino classe 1918, è stato giocatore, allenatore e dirigente di calcio, ma anche interprete in un periodo nel quale le lingue non erano assolutamente alla portata di chiunque. Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 con la Nazionale italiana di Vittorio Pozzo, ha giocato al fianco di Giuseppe Meazza e Valentino Mazzola, e sia in campo che fuori si è dimostrato un pioniere per le sue idee che hanno fatto evolvere il gioco del calcio. Scomparso nel 1986, dopo aver dedicato la sua vita alla crescita del Piacenza e del movimento calcistico internazionale, si era pensato di intitolargli lo stadio della Galleana, oggi Leonardo Garilli. Ma l'idea non si è concretizzata, e così la sua figura ed il suo ricordo sono andati perduti per quasi quarant'anni. «E’ stata un figura importante per la nostra città - ha ricordato l’assessore allo Sport del Comune di Piacenza, Mario Dadati - e credo non abbastanza valorizzata sebbene ci siano due strutture sportive che portano il suo nome. Puppo si inserisce nel tessuto sportivo degli anni ’30 e cavalca gli anni ’50 e ’60. Era a quel tempo un allenatore innovativo, con una storia...