M. Il figlio del secolo: l’incantevole Palazzo Farnese di Caprarola in cui è stata girata la serie tv
Un vero e proprio caso letterario che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Premio Strega. “M. Il figlio del secolo” è il romanzo con cui Antonio Scurati ha trionfato nel 2019 raccontando l’ascesa al potere di Benito Mussolini. La miniserie televisiva che debutta su Sky e che è ispirata proprio al libro promette di creare altrettanto dibattito, non a caso se ne sta parlando da diverso tempo. Scoprire le location di questo sceneggiato significa fare un autentico giro d’Italia che comprende Roma, Napoli, il Friuli, senza dimenticare gli studios di Cinecittà, ma soprattutto Caprarola (provincia di Viterbo). Il borgo della Tuscia è tra i protagonisti di “M. Il figlio del secolo” visto che è uno dei suoi principali monumenti che ha ospitato parte delle riprese, Palazzo Farnese. Si tratta di uno dei principali esempi delle dimore di epoca manierista che vale la pena conoscere meglio.
Una costruzione durata cento anni
Non è la prima volta che Palazzo Farnese, a Caprarola, viene sfruttato per film e documentari, nel caso di “M. Il figlio del secolo” si è prestato alla perfezione come dimora di potere emblematica. La sua storia, d’altronde, non poteva passare inosservata. La sua costruzione risale al lontano 1530, su precise indicazioni della famiglia Farnese da cui prende il nome. Era una dimora signorile con caratteristiche difensive tipiche della sua epoca. Si trattava appunto di una residenza fortificata, curata nel minimo dettaglio da Antonio da Sangallo il giovane su ordine del cardinale Alessandro Farnese.
Il progetto originario, impreziosito da bastioni angolari, venne cambiato radicalmente negli anni successivi su intuizione di un altro architetto, il Vignola. La pianta pentagonale rimase, ma si scelse di trasformare l’edificio in un palazzo rinascimentale da sfruttare come residenza estiva. Se si aggiunge anche la realizzazione del giardino, i lavori furono completati un secolo esatto dopo la posa della prima pietra, nel 1630.
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Affreschi a non finire
Il fascino di Palazzo Farnese a Caprarola, tra le location principali di “M. Il figlio del secolo”, sta non solo nell’esterno - con la sua forma a pentagono e il cortile circolare al centro - ma anche nello sfarzoso interno. La dimora è divisa praticamente in due, con una zona estiva a Nord-Est e una zona invernale a Sud-Ovest. Nei pressi della cucina e dei magazzini si trovava una rampa elicoidale per permettere a un cartoccio di far giungere ai piani inferiori messaggi riservati.
Il piano rialzato è noto come “piano dei Prelati”, ricco di affreschi e caratterizzato dalle cosiddette stanze delle stagioni del Vignola. Il cortile circolare è composto da due porticati sovrapposti, mentre sopra al piano rialzato si trova quello nobile, con le già citate zone estiva e invernale. È qui che è possibile ammirare la camera da letto del cardinale (meglio conosciuta come “Camera dell’Aurora”), la stanza de Fasti Farnesiani con altri preziosi affreschi e l’Anticamera del Concilio.
Infine, non si può non visitare quella che viene considerata la stanza più rappresentativa in assoluto di tutto Palazzo Farnese, quella delle Geografiche o del Mappamondo in cui si trovano gli affreschi di Giovanni Antonio da Varese.