Una sporta di rimpianti. È quella che il Carpi ha riportato a casa dopo la sconfitta di Perugia (0-1), maturata ad inizio ripresa dopo un rigore (apparso quantomeno dubbio) realizzato da Lisi, lui sì una certezza, visto che è al terzo gol dal dischetto su altrettanti tentativi. Il Carpi, sottotono per un'ora, si "sveglia" a metà ripresa e costruisce le opportunità per raddrizzare il match. Calanca viene spinto da Mezzoni in area, l'arbitro Pizzi decreta il rigore. Saporetti però tira debole e centrale e favorisce l'intervento di Gemello, che si supera sul tap-in dello stesso Saporetti da due metri. E così il Carpi resta ancora a secco dopo due pareggi per 0-0 nel ritorno (il digiuno in fatto di gol dura da 313', tre partite e...mezzo). L'analisi di Serpini: "Gara da dividere in due, non buono l'approccio e nel primo tempo meglio il Perugia. Nella ripresa siamo cresciuti e avremmo meritato di non perdere, per il cuore che c'abbiamo messo viste le assenze e i pochi cambi che avevamo. Saporetti? È il nostro rigorista e dal dischetto sbaglia solo chi va a tirare. Non è questo il problema, è il calcio, d'altronde a Legnago avevamo vinto con Sorzi che aveva parato due rigori"...
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